SE NON PENSI DA CAMPIONE, NON AGISCI DA CAMPIONE

01 Novembre 2020

Se non pensi come un campione, non agisci come un campione.

Quale è la caratteristica che differenzia uno sportivo, anche di buon livello, da un CAMPIONE?


Per CAMPIONE io intendo l’atleta che sfrutta al meglio le proprie caratteristiche fisiche e tecniche, e che riesce a fare la differenza nel livello in cui si trova.


I campioni li puoi trovare a livelli amatoriali, come nelle prime categorie fino ad arrivare a livello nazionale e mondiale.


Ho giocato a calcio per molti anni, ho attraversato durante la mia carriera tante categorie e tante squadre, e in ognuna di queste ho conosciuto dei campioni.


Sono sportivi famosi?

No, a livello mediatico e nazionale no, ma per quel livello e per quella società sì.


Giocatori, e prima ancora persone, che si distinguevano non necessariamente per le doti atletiche tattiche, ma per l’approccio mentale, per la capacità di affrontare la sfida, preparare l’allenamento, vivere il gruppo.


Come Mental Coach ho condiviso percorsi invece con atleti di livello nazionale e mondiale, e ho ritrovato le stesse meravigliose caratteristiche mentali, quelle convinzioni che permettono di differenziare l’atleta dal CAMPIONE.


Lo sai a cosa mi riferisco?


Il campione si differenzia per l’impegno, la decisione, la determinazione,

sì è vero, ma non faccio riferimento a quelle caratteristiche..


..la cosa comune a tutti i campioni è la FIDUCIA NEI PROPRI MEZZI.


Il campione è ambizioso e sicuro di essere il migliore,

è sicuro di poter fare la differenza,

è sicuro di poter contribuire alla vittoria del proprio team,

o di essere più forte del proprio avversario.


E’ grazie a questa convinzione profonda che le azioni che farai saranno sempre finalizzate al meglio e saranno azioni propositive e utili per l’obbiettivo.

E’ con questo approccio mentale che sarai leader del gruppo e ispirazione per i tuoi compagni,

è grazie a questo approccio che sarai predominante sull’avversario.


Ma non sempre queste convinzioni sono così forti, 

a volte può succedere che comincino a traballare, magari perché sbagli una palla,

o perché perdi un match contro un avversario meno forte..

..ed è quando si comincia a dubitare, però, che si cambia il modo di agire,

non si pensa più da campione,

non si agisce più da campione,

e non si vince più da campione.


La verità è che anche questo circolo vizioso che si va a creare, può essere interrotto,

anzi spesso è da queste sconfitte che se ne esce con convinzioni sui propri mezzi ancora più rafforzate.


E allora, si può allenare la FIDUCIA?


Quando mi viene fatta questa domanda dagli atleti che seguo, 

il primo passo che chiedo di fare a loro è conoscere se stessi, 

essere ben consapevoli dei propri punti di forze, e da lì avere un’immagine chiara delle

azioni che si possono fare al meglio.


Trasformare queste sicurezze in convinzioni sulla propria capacità, 

sul proprio ruolo e sulla propria identità di CAMPIONE,

e da lì costruire la propria FIDUCIA.


Conosci cosa ti differenzia dagli altri?

Quale è quella caratteristica solo tua?


Questa tua conoscenza, che diventa convinzione, è e sarà la base della tua FIDUCIA,

della sicurezza nei tuoi mezzi che ti permetterà di superare i momenti di difficoltà e di ottenere il meglio dai tuoi successi.


Quindi ripeto la domanda: si può allenare la FIDUCIA?


Sì, la fiducia non è nient’altro che la finalizzazione della sicurezza nei propri mezzi, ed è quindi partendo dal conoscere chi si è, che si innesca un circolo virtuoso che porta ad accrescere la fiducia in se.


Sei ambizioso,

le tue convinzioni sono fortificazioni della fiducia nei tuoi mezzi,

la tua mente è forte,

e da lì comincia a costruire il tuo futuro da CAMPIONE.